La Resistenza nella provincia di Pistoia fu un fenomeno spontaneo e plurale. I primi movimenti clandestini sono attestati nei giorni immediatamente successivi all’8 settembre 1943 e all’occupazione tedesca della provincia. In un anno di combattimento e di attività le varie formazioni e brigate pistoiesi giocarono un ruolo fondamentale nell’aiutare l’avanzata dell’esercito alleato, attaccando il nemico con sabotaggi, furti, operazioni di disturbo eccetera. Tanti sono i partigiani e i patrioti riconosciuti che combatterono nella Resistenza ed altrettanti sono i caduti nella lotta di Liberazione.
Il percorso (percorribile per la maggior parte in macchina, per altre a piedi) inizia a Pian di Novello (Abetone-Cutigliano) dal monumento a Manrico Ducceschi, detto Pippo comandante partigiano della brigata XI Zona- “Pippo”. Si scende poi verso la località Pratorsi (San Marcello), dove percorrendo a piedi il sentiero seguendo le indicazioni per il passo della Maceglia troviamo il monumento Giorgietti e Prioreschi che il quel luogo furono assaliti dai nazisti e dai fascisti il 14 luglio 1944. Da Pratorsi si scende poi al cimitero di Maresca dove si trova il monumento ai partigiani caduti e combattenti delle Brigate Garibaldi.
Lasciando la valle della Maresca ci spostiamo verso la valle del Reno, proseguendo per Ponte alla Venturina e poi Pavana, entrando poi nel comune di Sambuca e dirigendosi a Collina di Treppio. Lasciata la macchina nel paese, proseguiamo a piedi nel sentiero CAI 165 seguendo le indicazioni per “Il partigiano”. Giunti all’incrocio con il sentiero 167 proseguire sul 167 in direzione Sambuca Pistoiese. Dopo poco sulla sinistra troviamo il cippo al partigiano Magnino Magni che in quel luogo cadde per coprire la ritirata dei compagni. Si prosegue in auto scendendo verso l’Acquerino, in località Ponte a Rigoli sul lato destro della strada troviamo invece il monumento a Ubaldo Fantacci, ucciso in quel luogo dai repubblichini. Continuando la strada verso Valdibure troviamo poi il cippo a Gino Bozzi che in quel luogo fu ferito fatalmente il 27/12/1944. Da Valdibure proseguiamo verso Iano dove in località Mengarone, dopo un breve percorso a piedi attraversando il torrente Bure, si trova il cippo a Siro Ballati e Angelo Giannini che morirono in quel luogo combattendo contro una pattuglia tedesca.
Si prosegue poi verso la città di Pistoia dove in zona “Panorama” troviamo la via dedicata alle sorelle Cecchi, Lina e Liliana, appartenenti al Gruppo di Difesa della Donna. Proseguendo o a piedi o in auto, ci si sposta poi nel quartiere delle “Fornaci” troviamo il monumento ai pistoiesi della Divisione partigiana italiana Garibaldi che combatterono a fianco dei partigiani jugoslavi. Si prosegue poi in centro città dirigendosi verso la chiesa dei Santi Prospero e Filippo dove fu scattata la fotografia ad un gruppo di 8 partigiani (4 uomini e 4 donne) diventata poi simbolo della Resistenza all’angolo tra via Curtatone e Montanara e via Abbi pazienza.
Con l’auto poi si raggiungono le ultime tre tappe del percorso: prima a Groppoli (Serravalle Pistoiese) dove, nel luogo dell’esecuzione, si trova il monumento ad Adelmo Santini, partigiano di 16 anni fucilato dai tedeschi; si prosegue poi verso Agliana, dove in piazza della Resistenza troviamo il monumento ai Caduti aglianesi della Resistenza; come ultima tappa proseguiamo verso Lamporecchio, dove in località Cerbaia, si trova la targa al partigiano Natale Tamburini, a cui è dedicato il circolo Arci della frazione.