Monumento ai Caduti della Resistenza

Il monumento ai Caduti della Resistenza si trova nell’omonima piazza ad Agliana davanti alla sede del Comune. Inaugurato nel 1946 vuole ricordare gli aglianesi che sono morti nella lotta di Liberazione dal nazifascismo.

Data inizio: 8/9/1943
Data fine: 25/5/1945

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Città di Agliana

Il monumento si trova in piazza della Resistenza ad Agliana ed è stato progettato dall’architetto Sergio Cammelli ed inaugurato il 26 aprile 1946, in occasione del primo anniversario della Liberazione. Rappresenta una figura femminile che, come una Pietà, sorregge una figura maschile morente. Alla donna è aggrappato un bambino impaurito che si copre la bocca come a soffocare un grido. Sulla base della statua è incisa la frase “AI CADUTI PARTIGIANI IN LODE DEL LORO EROISMO IN MEMORIA DEL LORO SACRIFICIO PERCHÉ I POSTERI RICORDINO”. Lungo poi la base inferiore del monumento sui mattoni centrali in tutti e quattro i lati, sono incisi i nomi dei caduti aglianesi durante la resistenza che sono: Magnino Magni, Adelmo Santini, Ivan Paolo Baranowski, Germano Bellucci. I nomi dei quattro partigiani caduti sono anche riportati su una lapide in marmo posta insieme al monumento sulla facciata del comune di Agliana.

Magnino Magni (7/6/1914-17/4/1944) fu un partigiano della Brigata Garibaldina “Gino Bozzi” di cui divenne capo mitragliere. Morì a Treppio il 17/4/1944 a 29 anni, coprendo la ritirata dei suoi compagni partigiani circondati da soldati repubblichini. Il suo corpo fu vandalizzato in piazza del Duomo a Pistoia. In suo onore una costola della brigata Bozzi creò la formazione “Magnino Magni” e a lui è dedicata una strada ad Agliana.

Adelmo Santini (26/10/1926- 25/8/1944) fu un partigiano della formazione Ubaldo Fantacci a cui si era unito insieme al padre Ottorino. Quando il padre si unì alla formazione partigiana “Agliana”, Adelmo rimase a combattere con la “Fantacci”. La notte del 24/8/1944 fu catturato dai tedeschi e condotto alla villa di Groppoli dove, dopo una notte di interrogatorio, fu fucilato la mattina del 25 agosto a 16 anni.

Ivan Paolo Baranowskji (1918- 3/3/1944) era un soldato sovietico che riuscì a scappare dai tedeschi sulla via Fiorentina e che aveva trovato rifugio ad Agliana. Decise di unirsi alla lotta partigiana italiana e durante un’azione, la notte del 3/3/1944 rimase ucciso a 26 anni. La GNR lasciò il suo corpo davanti alla caserma per un’intera giornata, finché non fu Magnino Magni a prendere il cadavere e a dargli una sepoltura.

Germano Bellucci (1922-19/9/1943) si trovava in Croazia quando gli giunse la notizia dell’armistizio l’8 settembre 1943. Germano scelse di rimanere a combattere unendosi alla resistenza locale. Morì a Klana il 19/9/1943, aveva quasi 21 anni. Lo stadio di Agliana è dedicato alla sua memoria.