Pistoia, città del lavoro

Il percorso si snoda attraverso luoghi significativi che hanno segnato la vita delle classi lavoratrici in città: dalle officine alle scuole professionali, passando dai luoghi simbolo delle lotte delle organizzazioni dei lavoratori e dei diritti negati.

Data inizio: 1896
Data fine: attuale

Segmento di percorso dal nostro partner

Città di Pistoia

Il percorso su “Pistoia, città del lavoro” tocca una serie di siti rappresentativi (targhe, lapidi, monumenti, edifici) che, se vogliamo, rappresentano le tappe di un asse temporale, una cronistoria del lavoro a cavallo fra dimensione locale e globale. Nella redazione delle schede, oltre a recuperare la dimensione evenemenziale delle storie che si celano dietro ai punti mappati, si è cercato anche di trattare il tema della memoria collettiva, cioè di come sia mutata nel tempo la percezione degli avvenimenti e di come trasformazioni politiche e sociali abbiano indotto risignificazioni, cambiamenti nelle destinazioni d’uso, modifiche alla toponomastica.

Partendo dal centro della città la targa a Dante de Petri nell’omonima via rimanda agli albori dei movimenti operai di ispirazione socialista, quindi ai primi campi di prova di tali organizzazioni tanto nell’agone politico, quanto nello spazio pubblico concreto della piazza e della strada. La crescita industriale della città nei primi anni del secolo scorso è testimoniata dalla fondazione dell’istituto tecnico industriale “Antonio Pacinotti” e dalla nascita delle Officine San Giorgio. Al contempo la costituzione dell’istituto agrario conferma la forte vocazione agricola e floro-vivaistica del territorio pistoiese. Sono anni caratterizzati dal consolidarsi dell’associazionismo operaio, dalle società di mutuo soccorso alle cooperative di consumo e ai sindacati. Scioperi, mobilitazioni e manifestazioni diventano gli strumenti attraverso cui le classi popolari, mediante le proprie piattaforme organizzative, avanzano usualmente le proprie rivendicazioni. La statua di Andrea Lippi situata in piazza San Leone ricorda la disperata lotta dei poveri per emanciparsi dalla fame e dalla miseria. Una lotta brutalmente stroncata, nel contesto della spirale di violenza che seguì al primo conflitto mondiale, dall’onda nera dello squadrismo, che ebbe quale obiettivo primario la distruzione degli organismi e dei partiti dei lavoratori. Ne pagarono un duro prezzo molti pistoiesi; fra di essi si ricordano Fabio Gori e Giuseppe Migliorini, a cui è stata dedicata una targa posizionata sulla facciata della Saletta Gramsci, ex Casa del Balilla. Il regime fascista fece ricadere il prezzo della propria politica di potenza sui lavoratori, limitati nei propri diritti, sfruttati, costretti al silenzio. Tanto la sconfitta del regime, a cui contribuì il risveglio delle classi subalterne e il sacrificio di molti lavoratori, quanto la ratifica della nuova Costituzione repubblicana segnarono, almeno in teoria, un momento di grande discontinuità. Tuttavia le strutture e le pratiche repressive del regime rappresentarono un’eredità di cui il nuovo Stato non si sbarazzò, né molte delle utopie che avevano ispirato il movimento resistenziale ebbero a realizzarsi. In questo quadro si colloca l’uccisione di Ugo Schiano, operaio pistoiese sceso in sciopero il 16 ottobre 1948 contro licenziamenti di massa nelle fabbriche SMI della montagna, ricordato da una targa in via Cavour. Un’altra targa, in località Signorino, testimonia dell’impegno delle organizzazioni sindacali nella promozione dello sviluppo infrastrutturale, facendo da sprone a un processo di modernizzazione, ma anche di democratizzazione della società. Al netto dei progressi fatti nel campo dei diritti dei lavoratori la seconda metà del ‘900 resta segnata dall’applicazione di un modello di sviluppo che ha posto al centro il profitto a scapito della salute dei cittadini e della tutela dell’ambiente, perpetrando in questo modo disuguaglianze e ingiustizie. Ne è una prova lampante l’utilizzo dell’amianto negli stabilimenti Breda, che ha causato il decesso prematuro di decine di operai, ricordati da una targa all’ingresso della Biblioteca San Giorgio, sorta al posto dei capannoni industriali.

Questa passeggiata, per lo più urbana, attraverso luoghi, nomi e testimonianze delle classi lavoratrici pistoiesi ci aiuta a ripercorrere una storia tormentata, fatta di lotte e conquiste in termini di dignità e diritti, ma, più spesso, di sconfitte, di sangue versato, di sofferenze, di sacrifici, di iniquità e di speranze tradite. Una storia che racconta molto sul tessuto socioeconomico della città e sulle sue trasformazioni nel tempo, ma che, pur riflettendo le peculiarità del contesto locale, mette in scena le grandi vicende del ‘900: quelle dell’industrializzazione, della formazione di una società di massa e di una coscienza di classe, dei sommovimenti politici e sociali che hanno traghettato l’Italia verso la contemporaneità.

 

Luoghi e storia lungo il percorso

Targa in ricordo delle vittime dell’amianto e del lavoro

La pericolosità dell’amianto è nota fin dai primi anni del ‘900. Dagli anni ’30 la scienza medica ha ufficialmente riconosciuto...

Targa e via dedicate a Dante De Petri

Dante De Petri nacque nel 1874 da madre toscana e padre trentino. Frequentò con buon profitto l’istituto tecnico, ma non...

Targa dedicata alla memoria di Ugo Schiano

Le vicende che hanno portato alla morte di Schiano si inseriscono nel quadro di un generale inasprimento delle tensioni sociali,...

Targa commemorativa del “Raduno della pace e del lavoro”

Nell’immediato dopoguerra si pose a Pistoia il problema della ricostruzione e dell’ammodernamento della rete viaria danneggiata dal conflitto. La realizzazione...

Targa a Fabio Gori e Giuseppe Migliorini

Le prime attestazioni della presenza di un nucleo fascista a Pistoia sono fatte risalire all’autunno del 1920. Si avviava a...

Statua agli Scioperanti di Andrea Lippi

Lo scultore Andrea Lippi nacque nel 1888 a Pistoia. La sua famiglia era titolare di una nota fonderia. Lippi ebbe...

Officine San Giorgio – Consociazionismo e lotta operaia (1908-1922)

In pochi anni dalla sua nascita, avvenuta nel 1905, l’azienda conobbe una crescita rapidissima e divenne il principale polo industriale...

Palazzina Coppedè

La Società San Giorgio si costituì nel 1905 a Genova, indirizzandosi fin da principio alla fabbricazione di autoveicoli. La scelta...

Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Antonio Pacinotti”

A cavallo dei secoli XIX e XX Il lento processo di industrializzazione del paese rese necessario provvedere all’istruzione per un...

Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’ambiente “Barone Carlo De Franceschi”

L’istituto agrario nacque a Pistoia nel 1941, ma trae le sue origini da precedenti istituzioni fondate a inizio secolo per...