Stragismo nazista e fascista a Pistoia. Le vittime civili e le loro storie

Il percorso tocca alcuni dei luoghi della provincia di Pistoia in cui si verificarono stragi naziste e fasciste tra il settembre del 1943 e il settembre del 1944. Sono stati presi in esame cippi, targhe e lapidi che si trovano sparsi per il territorio provinciale, toccando i comuni di Pistoia, Quarrata, Montale, Larciano, Marliana e Piteglio.

Data inizio: 12/09/1943
Data fine: 21/09/1944

L’anno compreso tra il settembre 1943 e lo stesso mese dell’anno successivo, vide il territorio della Provincia di Pistoia protagonista dell’occupazione delle truppe naziste comandate dal feldmaresciallo Albert Kesselring.

Nel corso di quell’anno si registrarono alcuni degli avvenimenti più cruenti di tutta la Seconda Guerra Mondiale. Oltre all’occupazione, alle pratiche repressive e alla lotta armata, il conflitto investì in pieno la società civile. L’espressione «guerra ai civili» si presta bene ad esemplificare il carattere di «guerra totale» assunto dal secondo conflitto mondiale. In Italia, molto più che nelle altre regioni occupate dell’Europa occidentale, il regime di occupazione si saldò sempre più ad una progressione dell’intensità della violenza, che si rovesciava sui civili in modo indistinto, arrivando a colpire senza remore anche donne, anziani e bambini. I motivi sono molteplici e indagati dalla storiografia in modo molto specifico. Possiamo qui richiamare la reazione dei comandi tedeschi all’Armistizio e la Resistenza come «nuovo fronte di combattimento».

Le pratiche criminali naziste – che talvolta si intrecciarono con quelle del fascismo repubblicano – seguirono un’escalation in cui la violenza sui civili si brutalizzò progressivamente. Questa venne legittimata, all’inizio di quella che viene considerata «l’estate di sangue del 1944», da Kesselring con la famigerata «clausola d’impunità»: i soldati tedeschi poterono impunemente avviare una politica del massacro che in Toscana ed Emilia Romagna vide una ferocia mai conosciuta. In queste due regioni, le vittime civili furono il 66% del totale. Ricordiamo che l’area centrale del fronte sulla linea Gotica era presidiata dalla 16° SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS”, reparto responsabile di oltre la metà dei massacri perpetrati in Italia.

È bene sottolineare che le «geografie di sangue» sono legate alle fasi più delicate del conflitto, quelle del combattimento contro alleati e partigiani che porta le truppe tedesche alla «ritirata aggressiva» e al ripiegamento sulle linee difensive, prima sulla Gustav e poi sulla Gotica, dove la repressione e i morti toccano picchi mai visti.

Il percorso che abbiamo preso in esame può essere fatto in auto e, in alcuni dei suoi tratti, a piedi. Si presta a passeggiate nel verde e nei boschi delle colline pistoiesi. Questo parte idealmente da Piazza San Lorenzo a Pistoia, luogo della prima strage; dopo ci si sposta in Valdibure dove, non lontano dalla Pieve del paese, si trova il cippo che ricorda la strage di cinque civili. Si prosegue poi nel comune di Larciano, dove si trovano due targhe in ricordo di tre vittime civili; si va poi a toccare il comune di Quarrata, nel piccolo abitato di Castel dei Gironi, dato alle fiamme dai tedeschi nel giugno 1944. Seguendo l’ordine cronologico di messa in atto delle stragi, il percorso si sposta a Montale dove si ricordano altri cinque civili uccisi per impiccagione, e poi a Piteccio Bertocci, vicino a Sammommè, luogo del violentissimo eccidio di quattro civili. Infine, il percorso si sposta sulla montagna pistoiese, toccando i comuni di Marliana per le due stragi avvenute a Momigno e Serra, e di San Marcello per l’eccidio di Calamecca.

Luoghi e storia lungo il percorso

Installazione in ricordo della strage di Piteccio Bertocci

Nonostante la Liberazione della città fosse ormai avvenuta, la violenza nazista continuava a imperversare soprattutto nelle zone collinari o montane....

Targa in ricordo della strage di Calamecca

Il paesino di Calamecca, sulla montagna pistoiese, si trova non lontano dalla Macchia Antonini, frazione del comune di San Marcello...
Targa in ricordo dei coniugi Erina Monti e Celestino Dami, vista frontale

Targa in ricordo dell’uccisione dei coniugi Celestino Dami ed Erina Monti

In via Ghianda, nella frazione di Cecina a Larciano, si trova una targa commemorativa in memoria dei coniugi Celestino Dami...

Monumento celebrativo in ricordo dell’uccisione di Anchise, Gerino e Ottavio Baldi

Durante il delicato momento di passaggio del fronte, i luoghi montani furono teatro di crescenti tensioni. Molti paesi vennero distrutti...
Monumento in ricordo della strage di Serra, particolare

Monumento in ricordo dell’eccidio di Serra Pistoiese

Serra è un piccolo borgo nel comune di Marliana, situato in un’area montana di media altitudine, sulla costa dell’Appennino pistoiese...

Cippo in ricordo delle cinque vittime di Valdibure

La strage di Valdibure conta cinque vittime civili, tutti uomini adulti. Questi vennero prelevati dalle loro case a Santomoro, una...

Monumento alle vittime della strage di Piazza San Lorenzo

Quella di Piazza San Lorenzo fu in assoluto la prima strage di civili compiuta per mano tedesca nella provincia di...
Muro della casa che ospita la targa commemorativa

Targa in ricordo delle vittime della strage di Castel dei Gironi

Nel luglio del 1944 la zona di Quarrata era piantonata da diverse bande partigiane tra cui i «Ribelli del Montalbano»,...
Lapide bronzea in ricordo della strage di Montale, vista frontale

Lapide ai cinque civili vittime della strage di via Martiri della Libertà a Montale

La strage si consumò a Montale ed è inseribile nel complesso delle uccisioni avvenute nel contesto della ritirata delle truppe...

Targa in ricordo di Umberto Luschi

L'area intorno a Larciano è tristemente nota per uno dei massacri più violenti compiuti durante l'occupazione tedesca in Italia: la...