Targa a Natale Tamburini

Natale Tamburini fu un partigiano comunista. Perseguitato dal regime in quanto antifascista, morì durante la guerra di Liberazione dal nazifascismo insieme ad altri due compagni.

Data inizio: 25/12/1903
Data fine: 16/6/1944

Segmento di percorso dal nostro partner

Città di Lamporecchio

Natale Tamburini nacque a Carmignano il 25/12/1903 da Gilberto e Adolfa Ciattini; si trasferì poi a Lamporecchio in località Porciano. Qui aderì al Partito Comunista d’Italia e per questo motivo, dopo che il regime prese il potere, si traferì in Belgio nel febbraio 1923. Successivamente trascorse la vita lavorando tra il Belgio e la Francia, rientrando poche volte in Italia e per pochi giorni perché sempre controllato dal regime. Nel 1932 fu espulso dal Belgio per aver partecipato attivamente allo sciopero minerario del Borinage. Rientrò in Italia due anni dopo e subito la Questura di Pistoia lo arrestò per interrogarlo, ma Tamburini non riferì informazioni utili su altri militanti antifascisti all’estero.

Nel 1936 fu condannato ad un mese di carcere per lesioni e lo stesso anno trovò un lavoro stabile come contadino e si sposò con Celide Sensi, da cui ebbe una figlia. Durante l’occupazione tedesca, Tamburini fu uno dei promotori delle prime bande partigiane clandestine della zona di Lamporecchio. Dopo essere scampato ad un tentativo di omicidio da parte di sei fascisti, Natale si diede alla macchia e da qui partecipò a operazioni di recupero armi, a combattimenti contro fascisti e nazisti. Tamburini inoltre promosse la costituzione della Squadra di Azione Patriottica di Lamporecchio e venne nominato responsabile della zona.

Dopo un altro tentativo di omicidio da parte di alcuni fascisti lamporecchiani tra l’aprile-maggio 1944, Tamburini decise di lasciare il paese, dove ormai era troppo conosciuto, e si unì alla formazione “Magnino Magni” di cui divenne caposquadra per qualche giorno. Nel giugno 1944 Natale aveva radunato un grosso numero di armi e munizioni. La notte del 6 giugno 1944 con alcuni membri della formazione tentò un assalto ad un convoglio di mezzi nazisti armati pesantemente sull’autostrada Firenze-Mare vicino Traversagna (Massa e Cozzile). Lo scontro fu molto violento e i partigiani ebbero la peggio: morirono sul colpo Leo Innocenti e Sergio Sorri, mentre Natale Tamburini fu ferito e catturato dai tedeschi, che comunque avevano subito 5 morti e un mezzo incendiato. Tamburini fu scortato dalla GNR all’ospedale di Pescia; i suoi compagni tentarono di salvarlo, ma lui fu trasferito il 14/6/1944 a villa Matteucci in località San Colombano nel comune di Capannori.

Tamburini fu torturato per estorcergli informazioni sulle posizioni e i nomi dei compagni partigiani. Il 16 giugno 1944, Natale fu fucilato nel giardino della villa e seppellito nel cimitero locale e dopo la Liberazione la sua salma fu traslata a Lamporecchio. A lui sono dedicati una strada e il circolo Arci di Cerbaia; proprio al circolo il 25 aprile 2023 è stata inaugurata una targa a Natale Tamburini, su iniziativa del comune di Lamporecchio, del Circolo Arci N. Tamburini di Cerbaia, dell’ANPI- Sezione Larciano e Lamporecchio e dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia.