Targa commemorativa del “Raduno della pace e del lavoro”

Il 29 luglio 1951 si tenne in località Signorino un raduno organizzato dalla Camera del Lavoro di Pistoia per chiedere la realizzazione del traforo della Collina.

Data inizio: 29/07/1951
Data fine: 29/07/1951

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Città di Pistoia

Nell’immediato dopoguerra si pose a Pistoia il problema della ricostruzione e dell’ammodernamento della rete viaria danneggiata dal conflitto. La realizzazione di opere pubbliche aveva il duplice scopo di rilanciare l’economia e di dare un impiego alla grande massa dei disoccupati.

Prima della realizzazione del traforo la strada che collegava Pistoia a Sambuca e Porretta risultava particolarmente accidentata nel tratto soprastante La Collina e nei mesi invernali la formazione di ghiaccio sul manto stradale ne rendeva difficile la fruizione. I sostenitori della necessità di costruire il traforo sottolineavano inoltre il notevole risparmio nei tempi di percorrenza che ne sarebbe derivato.

Il progetto divenne nella seconda metà degli anni ’40 terreno di scontro politico. La DC, in particolare nella figura del deputato Giorgio Braccesi, rivendicava la solerzia del governo rispetto alla necessità di procedere all’avviamento dei lavori. Dal canto loro i socialcomunisti, che amministravano i comuni interessati, accusavano i democristiani di utilizzare il traforo solo quale falsa promessa elettorale.

Il raduno indetto dalla Camera del Lavoro di Pistoia per il 29 luglio del 1951 al Signorino (dove sarebbero dovuti partire i lavori) aveva la finalità di sostenere la proposta di legge presentata dal deputato comunista Cesare Dami, il quale aveva individuato possibili fonti di finanziamento ed era stato appoggiato da una campagna di raccolta firme fra i disoccupati pistoiesi. Si voleva inoltre dimostrare quanto ardentemente la popolazione desiderasse l’opera.

L’iniziativa fu significativamente intitolata “Raduno della pace e del lavoro”. Andava infatti ad assumere un forte carattere polemico in chiave antigovernativa, facendo proprio il tema della pace che era in quegli anni al centro del messaggio politico delle sinistre. Il governo De Gasperi era accusato di impiegare ingenti risorse per il riarmo, finalizzato ad assolvere agli obblighi derivanti dall’adesione al Patto Atlantico, e di stornarle dalle opere pubbliche necessarie alla crescita e all’occupazione. Non secondariamente il pacifismo di marca comunista si legava alle coeve vicende belliche della guerra di Corea.

Al raduno pronunciò un discorso il senatore Giovanni Roveda, segretario generale della FIOM, e parteciparono il sindaco di Pistoia Giuseppe Gentile e il presidente della Provincia di Pistoia Emanuele Romei.

Il traforo della Collina fu inaugurato ed aperto al traffico nel 1963.