Targa dedicata alla memoria di Ugo Schiano

Ugo Schiano, operaio metallurgico pistoiese delle Officine San Giorgio, fu assassinato di fronte alla prefettura la mattina del 16 ottobre 1948 nel corso di una manifestazione contro un’ondata di licenziamenti nelle fabbriche SMI dell’Appennino Pistoiese.

Data inizio: 16/10/1948
Data fine: 16/10/1948

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Città di Pistoia

Le vicende che hanno portato alla morte di Schiano si inseriscono nel quadro di un generale inasprimento delle tensioni sociali, tanto a livello locale che nazionale, e ad un irrigidimento degli organi dello Stato rispetto alle rivendicazioni sindacali delle classi lavoratrici.

Nell’agosto del 1947 erano stati annunciati 500 licenziamenti negli stabilimenti della società Metallurgica Italiana (SMI) di Campo Tizzoro e Mammiano. La vertenza si trascinò a lungo, traducendosi in vari episodi di lotta e dura contrapposizione fra operai e dirigenza aziendale. In un clima di crescente conflittualità, alimentata da episodi quali l’attentato al segretario del PCI Palmiro Togliatti del luglio del 1948 e dall’inasprimento delle misure repressive attuate dal prefetto di Pistoia Giuseppe Festa, si giunse in settembre alla proclamazione di una “Marcia della Fame”, che, dalla montagna, avrebbe dovuto portare i lavoratori SMI nelle strade del capoluogo. La marcia fu vietata dall’autorità pubblica ma diversi operai giunsero a Pistoia con le famiglie transitando da sentieri secondari.

Il 16 ottobre fu programmata una nuova marcia. I blocchi stradali vennero nuovamente aggirati e i manifestanti raggiunsero la città; contestualmente i lavoratori delle Officine San Giorgio scesero in sciopero in segno di solidarietà e si unirono ai colleghi della montagna, andando a formare un grande corteo. Da prassi consolidata i manifestanti si recarono di fronte al palazzo della prefettura (oggi Palazzo della Provincia) in Piazza San Leone, con l’intento di chiedere udizione al prefetto. Giuseppe Festa, per la prima volta dalla Liberazione, rifiutò di ricevere le rappresentanze dei lavoratori e schierò la celere all’ingresso della Piazza. Ne seguirono degli scontri nei quali tre manifestanti (Natalino Lucarelli, Sergio Poli e Ugo Schiano) vennero raggiunti da colpi di arma da fuoco, mentre non ci furono feriti fra le forze dell’ordine.

In tale circostanza perse la vita Ugo Schiano, sindacalista aderente al PCI originario della frazione di Ponzano. Le indagini della polizia furono finalizzate a dimostrare che si era trattata di una morte accidentale e a far ricadere le responsabilità sui manifestanti, ma non dettero alcun esito. Tutt’oggi il responsabile della sua uccisione rimane ignoto.

I funerali videro una partecipazione massiccia: la morte di Schiano ha rappresentato un trauma collettivo profondamente impresso nella memoria cittadina, e, al contempo, la figura del giovane operaio è divenuta un’icona mobilitante e un simbolo della solidarietà fra i lavoratori. Un suo ritratto fu portato in corteo durante le celebrazioni pistoiesi del primo maggio dell’anno successivo.

La targa in sua memoria fu installata nel 1978 su iniziativa della CGIL in un contesto di rinnovata unità sindacale, con la doppia finalità di rinverdire la memoria di Schiano e di riaffermare la centralità del sindacato nella vita democratica del paese. In Provincia sono state dedicate tre strade all’operaio ucciso: una a Pistoia, una in località Olmi in comune di Quarrata e una a Campo Tizzoro in comune di San Marcello Pistoiese, a significare la gratitudine dei lavoratori della montagna per il compagno caduto in difesa dei loro posti di lavoro. Ogni anno in occasione della ricorrenza dell’uccisione di Schiano si tiene una cerimonia che si conclude con l’apposizione di una corona di alloro sotto la targa a lui dedicata.