La tomba si trova al cimitero di Maresca e conserva lapidi alla memoria dei caduti e combattenti delle brigate garibaldine. Esse furono delle brigate partigiane afferenti al Partito comunista italiano e nel territorio pistoiese la più numerosa fu la brigata “Gino Bozzi”, così chiamata in onore del comandante Gino Bozzi morto a seguito delle ferite riportate dopo uno scontro a fuoco a Valdibrana. Operativa nell’Appennino tra Pistoia, Modena e Bologna, la brigata nacque nel novembre 1943 e dopo la morte del suo comandante Gino Bozzi, il 4 gennaio 1944, prese il suo nome in suo onore. Inizialmente Formazione Gino Bozzi e poi elevata dal CLN al grado di Brigata nel 1944 unendosi insieme ad altre due formazioni e dando vita alla Brigata Garibaldi Gino Bozzi. Tra l’estate e l’autunno del 1944 la Gino Bozzi operò principalmente nella montagna pistoiese diventando di grande supporto alle truppe alleate che risalivano la penisola. La brigata si sciolse il 25 ottobre 1944, lasciando il posto ai soldati brasiliani della FEB.
La tomba, creata nel dopoguerra, è in marmo bianco e alla sua base si trovano una stella e un ramo di rose in bronzo. In essa sono ricordati i partigiani e le partigiane appartenenti alle brigate Garibaldi pistoiesi oltre a quelli caduti in combattimento durante la Resistenza, anche quelli morti successivamente.
I partigiani che qui riposano, appartenenti alla Brigata Bozzi, sono: Primo Filoni (Primo), Franco Prioreschi (Franchino), Italo Iozzelli (Lungo), Fernando Borghesi (Nando), Nevio Borgognoni (Garibaldi), Sergio Filoni, Sergio Giovannetti (Cucciolo), Romolo Castelli (Satana), Oscar Santini (Truciolone), Mario Olla (Tito), David Bizzarri (Broccolo), Osvaldo Paperi (Papero), Duilio Venturi (Caligola), Lodovico Venturi (Molotof), Viamonte Baldi (Bramante), Omero Filoni (Romeo), Loris Pacelli (Palanca), Loris Guidotti (Meo), Bruno Bargellini (Macario), Germano Pacelli (Staffa), Valerio Puccelli (Enzo), Sergio Vivarelli (Ivano), Pietro Emore (Giovannino), Venanzio Bizzarri (Volpino), Primo Bindi (Pierone), Fernando Poli.
Gusmano Filoni, originario di Maresca, combatté nella Brigata Garibaldi-Foligno, mentre Zara Filoni, Vera Filoni, Vasco Gaggioli, Fosco Papini militarono nella formazione Campo Tizzoro.
Di recente di fronte al monumento è stata aggiunta una lastra in ottone con inciso sopra un discorso che Pietro Calamandrei rivolse ai giovani sulla nascita della Costituzione grazie al sacrificio dei partigiani e delle partigiane.