Via sorelle Cecchi

La via è intitolata a Lina e Liliana Cecchi, partigiane pistoiesi che facevano parte del Gruppo di Difesa della Donna, la formazione partigiana in cui erano inquadrate tutte le donne, combattenti e non, che scelsero di dare il loro contributo alla lotta resistenziale.

Data inizio: 10/1/1944
Data fine: 10/9/1944

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Città di Pistoia

Liliana e Lina Cecchi nacquero, la prima il 24/7/1922 e la seconda il 7/10/1926, nel quartiere pistoiese di San Marco. Il padre era un commerciante di idee antifasciste. Dopo l’armistizio le due sorelle decisero di unirsi alla Resistenza e, subito dopo la sua formazione, entrarono nel Gruppo pistoiese di Difesa della Donna. I GDD erano nati a Milano nel novembre 1943 e si diffusero poi in tutta l’Italia settentrionale e centrale. Il primo nucleo del Gruppo di difesa pistoiese fu fondato da Leda Niccolai, Alina Lulli e Aladina Gruni il 10 gennaio gennaio 1944 e subito se ne diffusero altri in tutta la provincia, tutti coordinati dal Alberta Fantini che manteneva i contatti con il CLN. Il GDD pistoiese arrivò a contare 25 aderenti (di diverse idee politiche in quanto Alina e Aladina erano della DC, diverse apolitiche e le restanti del PCI). Solo a 7 di queste verrà riconosciuta la qualifica di partigiana combattente: le sorelle Lina e Liliana Cecchi, Alberta Fantini, Lea Cutini, Meliana Ferretti, Elsa Gori ed Enza Verdiani. Alle altre quattordici venne riconosciuta la qualifica di patriota per aver collaborato attivamente alla lotta di liberazione in aiuto delle formazioni partigiane. Infatti le donne partigiane potevano sia svolgere compiti da ufficiale di collegamento o da combattente. Il ruolo delle donne nella Resistenza è stato taciuto nei primi anni del dopoguerra, sia perché molte partigiane preferirono non raccontare la loro esperienza, sia perché per la morale dell’epoca delle donne che avevano vissuto a stretto contatto con degli uomini per mesi erano viste come poco di buono. La ricerca storica a partire dagli anni ’80 ha indagato più a fondo il ruolo delle donne nella Resistenza riscoprendo il loro fondamentale contributo alla lotta di Liberazione. Il partigiano Vasco Iozzelli della formazione Valiano Valiani, in un’intervista, raccontò di come riuscì a eludere un posto di blocco proprio grazie a Liliana Cecchi che conosceva il tedesco e convinse la pattuglia a farli passare.

Le sorelle Cecchi sono inoltre ritratte nella foto scattata da un fotografo dell’esercito americano nei giorni immediatamente successivi alla Liberazione di Pistoia, l’8 settembre 1944 nei pressi della chiesa di San Filippo all’angolo tra via Curtatone e Montanara e via Abbi pazienza. Nel 2012 il comune di Pistoia ha deciso di dedicare una strada alle due sorelle in zona “Panorama”, insieme ad altre vie dedicate ai partigiani pistoiesi.