Cippo a Silvano Fedi e Giuseppe Giulietti

La lapide è dedicata alla memoria dei partigiani Silvano Fedi e Giuseppe Giulietti che su quella strada caddero sotto il fuoco nazista il 29 luglio 1944.

Data inizio: 29/7/1944
Data fine: 29/7/1944

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Città di Serravalle Pistoiese

La lapide si trova sulle pendici della collina di Montechiaro ed è stata posta nel luogo dello scontro a fuoco tra i partigiani delle Squadre Franche Libertarie e i tedeschi del Pioner-Batallion 60. In questo luogo morirono Silvano Fedi e Giuseppe Giulietti, mentre Brunello Biagini fu catturato e fucilato tre giorni dopo.

Il cippo è una lapide di marmo posta su una base in pietra. Le decorazioni sulla parte superiore presentano un motivo floreale e una colomba con un ramoscello di ulivo in bocca. L’anno di collocazione del cippo è incerto, ma risale all’immediato dopoguerra. Sulla lapide sono incise le parole: “ALLA MEMORIA DEI DUE EROI PARTIGIANI SILVANO FEDI E GIUSEPPE GIULIETTI CHE IMMOLAVANO LA VITA PER LA LIBERTÀ COLPITI A MORTE DALLE ORDE NAZIFASCISTE IL 29-07-1944 I COMPAGNI DI LOTTA Q.M.P”.

Il 25 luglio 1944, la formazione di Silvano Fedi in accordo con il CLN locale (in particolare col Partito d’Azione e il Partito Comunista italiano) aveva iniziato uno spostamento delle squadre verso il Montalbano per compiere azioni di disturbo e di sabotaggio contro le truppe tedesche in ritirata. Gli alleati a fine luglio 1944 si trovavano a sud dell’Arno. Secondo la relazione delle Squadre Franche, Silvano Fedi, Marcello e Enzo Capecchi, Giuseppe Giulietti, Danilo Querci, Brunello Biagini e Brunetto Melani si stavano recando a Montechiaro per un appuntamento con altre persone. La banda si era divisa in due gruppi per restare sparpagliata: Enzo e Danilo in retroguardia a duecento metri, mentre il resto della banda stava in attesa alla croce sulla strada di Vinacciano.

È in questo punto che la squadra di Silvano venne attaccata da 10 uomini del Pioner-Batallion 60. Fedi, Capecchi e Giulietti risposero al fuoco, ma la superiorità numerica e armata dei tedeschi si fece sentire: Silvano e Giuseppe vennero colpiti mortalmente, mentre Marcello fu trapassato al braccio da un proiettile e la pistola si inceppò costringendolo alla fuga; intervennero anche Danilo e Enzo, ma una volta svuotato il caricatore si trovarono costretti a scappare. Silvano e Giuseppe vennero finiti sul posto, mentre Brunello Biagini fu catturato e in seguito fucilato dai tedeschi il 1° agosto.