Giardino della Memoria

Il Giardino della Memoria di Castelmartini è stato aperto al pubblico nel 1996. Si tratta di uno “spazio d’arte” a libero accesso che ricorda le vittime civili dell’eccidio del Padule di Fucecchio.

Data inizio: 23/08/1944
Data fine: 23/08/1944

Segmento di percorso dal nostro partner

Città di Larciano

Percorrendo la via Francesca in direzione di Fucecchio il cartello che indica l’ingresso in località Castelmartini si trova quasi addossato a una vecchia cappella. Sulla parete, pur ormai quasi illeggibile, è ancora visibile una scritta propagandistica di epoca fascista che recita L’Italia avrà il suo posto nel mondo. Lo spazio retrostante alla cappella testimonia il posto nella storia che quel regime si è guadagnato. Quello che oggi è il Giardino della Memoria è stato ricavato negli spazi del vecchio cimitero di Castelmartini, come testimoniato dalla cappella, dai cipressi e dalle lapidi ancora presenti lungo il muro di cinta.

All’interno del giardino sono presenti due installazioni artistiche: Mio Fratello è qui e Paysage. Mio Fratello è qui, curata da Simone Fagioli, si compone di undici pittogrammi realizzati a mosaico da vari autori ed elaborati a partire da un’iniziativa di mail-art in occasione dell’allestimento nella frazione di Uggia dell’installazione Naufragio per il 50° anniversario dell’eccidio. I simboli (Sole/Luna, Terra, no!, croce, occhio, uomo/donna, sangue, colomba, tavolo/aia), realizzati con vari materiali in forma di «pittogrammi sedili – tavole – pedane» rappresentano altrettanti aspetti legati alla strage e sono disposti al suolo all’interno dello spazio del giardino, andando a costituire una sorta di costellazione intervallata da qualche essenza arborea (ornielli, cipressi, un olivo). Paysage, opera di Andrea Dami, si compone di uno steccato metallico che riempie una falla del vecchio muro perimetrale sul quale sono apposte 175 formelle irregolari. Le formelle simboleggiano le vittime dell’eccidio – e, in particolare, quelle ”lavorate” si riferiscono ai Caduti in comune di Monsummano – mentre lo spazio in cui ”galleggiano” simboleggia il Padule.

Le opere sono state posizionate qui nel 1996, mentre la cartellonistica presente all’interno del giardino è stata realizzata nel 2019 e cofinanziata dall’Ambasciata tedesca a Roma tramite il «Fondo italo-tedesco per il Futuro».

Sempre in località Castelmartini è liberamente accessibile il complesso monumentale dedicato alle vittime dell’eccidio realizzato dall’artista Gino Terreni (situato nei prati fra via don Franco Malucchi e il nucleo storico dell’abitato) e, negli orari di apertura, è visitabile il Centro Visite della riserva naturale del Padule di Fucecchio che ospita anche un’esposizione dei bozzetti preparatori del monumento.

 

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