Giardino della Misericordia

Silvano Fedi fu un antifascista e partigiano. Nacque a Pistoia il 25/4/1920 e fino alla sua morte visse nel quartiere della Vergine a Pistoia in Via del Villino 9 (la via oggi ha un’altra denominazione).

Data inizio: 1920
Data fine: 1944

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Città di Pistoia

Silvano Fedi nacque a Pistoia il 25/4/1920 da Bruno e Tranquilla Fedi e visse nel quartiere della Vergine fino alla sua morte. Di famiglia benestante, negli anni ’30 frequentò il Liceo Classico Forteguerri dove maturarono le sue idee libertarie. Dopo il diploma nel 1939 fu arrestato e condannato ad un anno di carcere dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato con l’accusa di attività “comunista”, di propaganda e di associazionismo antinazionale; Fedi fu un membro fiduciario del gruppo studentesco antifascista “Ad Maiora”.

Nel 1940 fu graziato, ma al suo rientro a Pistoia incrementò la sua opera di propaganda e attività antifascista, diventando uno dei poli dell’antifascismo clandestino locale. Il 25 luglio 1943, dopo la caduta di Benito Mussolini, Fedi fu il promotore di alcune manifestazioni e scioperi spontanei che si tennero in città in opposizione al regime; anche in questa occasione venne arrestato dalla polizia, ma rilasciato in poche ore. Dopo l’8 settembre, insieme ad alcuni fedelissimi, organizzò una formazione partigiana autonoma chiamata “Squadre Franche Libertarie” di cui divenne comandante. La formazione operò nella piana pistoiese tra Pistoia, Quarrata, Casalguidi e sulla dorsale collinare del Montalbano; si adoperò principalmente in azioni di liberazione detenuti, di recupero armi e vettovaglie in approvvigionamento delle altre formazioni partigiane che combattevano a Pistoia. Non mancarono tuttavia scontri armati con i tedeschi e i repubblichini. Celebri sono la liberazione di 59 detenuti dalle Ville Sbertoli nel giugno 1944 e i quattro assalti alla Fortezza Santa Barbara, deposito d’armi della Repubblica Sociale Italiana, dall’ottobre 1943 al giugno 1944.

Silvano Fedi morì il 29/7/1944 insieme al compagno partigiano Giuseppe Giulietti a Montechiaro sulla strada di Vinacciano in uno scontro a fuoco con una pattuglia tedesca del Pioner Battalion 60. In suo onore la formazione delle Squadre Franche cambiò nome in “Silvano Fedi”. Gli fu conferita la medaglia d’Argento al Valor Militare.

Il corpo di Silvano Fedi fu recuperato e sepolto al cimitero della Vergine dove è rimasto fino al 2022, quando è stato traslato nella sepoltura monumentale al Cimitero Comunale di Pistoia. Nel 2020 il Consiglio Comunale di Pistoia gli ha conferito il titolo di Cittadino illustre.

Silvano Fedi rimane una delle più importanti figure pistoiesi della Resistenza e dell’Antifascismo; a lui sono dedicate una scuola, un corso principale della città, una piscina, un’associazione sportiva. La sua vita e la sua esperienza nella lotta di Liberazione sono state oggetto di un film, “Pistoia 1944, Una storia partigiana” della regista Gaia Cappelli, e di uno spettacolo teatrale “Una vita per un’idea, La storia di Silvano Fedi” a cura di Tommaso De Santis.