La liberazione di Lamporecchio e di San Baronto

Lamporecchio fu liberato il 2 settembre 1944 dalla “Lamporecchio” e dalle “Squadre Franche Libertarie”. La completa liberazione del territorio avvenne il giorno seguente, quando fu occupato San Baronto.

Data inizio: 2/9/1944
Data fine: 3/9/1944

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Città di Lamporecchio

Il contributo di Lamporecchio alla guerra di Liberazione fu notevole sia in termini di lotta partigiana (in particolare ricordiamo le azioni della “SAP Lamporecchio” e delle “Squadre Franche Libertarie” di Silvano Fedi) sia nell’ambito delle distruzioni subite, soprattutto nell’estate 1944. I tedeschi, in fuga verso la Linea Gotica, il 16 agosto minarono e fecero crollare la torre del Montefiore e il campanile della chiesa di San Baronto.

Nonostante l’uccisione del comandante Silvano Fedi, avvenuta alla croce di Montechiaro (Vinacciano, Serravalle Pistoiese) il 29 luglio 1944, la formazione delle Squadre Franche Libertarie (denominata in seguito “Silvano Fedi”) collaborò alla liberazione di Lamporecchio. Dopo aver iniziato la discesa verso Vinci il 1° settembre 1944, la formazione giunse in paese il giorno dopo, occupandolo alle ore 10:00.

In seguito la squadra, comandata da Enzo Capecchi, si diresse verso Lamporecchio che fu controllato lo stesso 2 settembre dopo alcuni scontri a fuoco contro i tedeschi, svolti in collaborazione con i partigiani della “Lamporecchio”. Furono catturati tre soldati, poi consegnati al comando Alleato: le prime truppe a giungere in zona furono i sudafricani della 6th South African Armoreud Division. Dopo la liberazione di Lamporecchio i partigiani si diressero verso San Baronto e alle 17:30 si scontrarono con un’altra pattuglia tedesca; grazie a questa vittoriosa azione, i partigiani misero in fuga i nazisti e impedirono di far saltare il ponte dell’Anchione.

San Baronto fu liberata il 3 settembre 1944 dalle “Squadre Franche Libertarie” e dalla “Lamporecchio” dopo brevi combattimenti. Tra il 4 e il 5 settembre le formazioni partigiane in zona si adoperarono in operazioni di pattugliamento e di ricostruzione delle vie di collegamento e dei ponti provvisori per far passare i mezzi pesanti degli eserciti alleati. Già dal 4 settembre alcuni partigiani erano scesi dal Montalbano per occupare e liberare Casalguidi e le frazioni limitrofe. Le operazioni ebbero fine l’8 settembre 1944 quando le varie formazioni della provincia di Pistoia riuscirono a liberare il capoluogo dall’occupazione tedesca, controllandolo fino all’arrivo dell’esercito sudafricano il 12 settembre.