Lapide sulla chiesa di Massarella

Sopra il portale di sinistra della chiesa di Massarella è visibile una lapide murata nel secondo dopoguerra. Riporta i nomi di 7 vittime dell’eccidio avvenuto il 23 agosto 1944 nel comprensorio del Padule di Fucecchio, episodio nel quale 174 persone furono uccise dai nazifascisti.

Data inizio: 23/08/1944
Data fine: 23/08/1944

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Città di Fucecchio

Massarella è uno dei centri abitati più prossimi al Padule di Fucecchio, vasta palude interna che si estende nella bassa Valdinievole fra le province di Pistoia e Firenze. Per secoli l’acquitrino ha fatto le fortune del paese, noto dal Medioevo con il nome di Massa Piscatoria. Come suggerisce il vecchio toponimo la pesca ha rappresentato una fonte importantissima di guadagno per i suoi abitanti. Oltre al prelievo ittico, che è rimasto un’attività importante fino alla metà del secolo scorso, l’incolto palustre era ampiamente sfruttato e forniva alle popolazioni rivierasche selvaggina e varie essenze vegetali impiegate nella manifattura di vari oggetti di uso quotidiano. Massarella era particolarmente nota per l’artigianato della cannella di palude, utilizzata nella realizzazione di stuoie e graticci.

Le 6 persone uccise nel territorio di Massarella erano uomini nascosti nella palude per sfuggire a eventuali rastrellamenti e deportazioni da parte dei tedeschi: ben 4 appartenevano alla famiglia Guidi. Secondo alcune testimonianze ai fratelli Dante e Quinto Guidi sarebbero stati cavati gli occhi, poi mostrati con fierezza dai soldati tedeschi che si fermarono a bere in paese dopo la strage. Alessandra Nicole Settepassi, la settima vittima di Massarella, trovò la morte nella sigaraia di Pratogrande, nel territorio di Ponte Buggianese. Il fratello di Agostino Bandini (una delle vittime) raccontò di averlo lasciato nella palude la sera del 22 e di essere rientrato a Massarella per la notte. All’arrivo delle truppe tedesche in paese la mattina seguente scappò verso il Padule per nascondersi, ma avendo sentito degli spari da quella direzione decise di fuggire nei boschi delle Cerbaie. Questa scelta gli salvò la vita; suo fratello, rimasto in Padule, fu individuato e ucciso.

Nel caso di Massarella i morti furono relativamente pochi rispetto ad altre località. Questo probabilmente si deve a un fattore ambientale, poiché il Padule lambisce le pendici delle colline delle Cerbaie immediatamente a valle del paese e non ci sono quindi nella pianura sottostante poderi ed aree coltivate, che in altre località furono travolte dai nazisti.

Proseguendo su via Cerbaie in direzione del cimitero di Massarella, sulla destra rispetto alla strada, si trova il Parco della Rimembranza, uno spazio dedicato al ricordo delle vittime allestito con installazioni artistiche dal quale si può godere di una vista a tutto campo sulla Valdinievole e sul Padule.