Museo della Città e del Territorio

L’eccidio nazifascista che si verificò il 23 agosto 1944 nel Padule di Fucecchio colpì con particolare durezza il territorio comunale di Monsummano Terme con 84 persone uccise sulle 174 totali. Il Museo della Città e del Territorio ospita una piccola esposizione sulla strage.

Data inizio: 23/08/1944
Data fine: 23/08/1944

Segmento di percorso dal nostro partner

Città di Monsummano Terme

Albert Kesselring, comandante supremo delle forze di occupazione tedesche in Italia, fra il giugno e il luglio del 1944 risiedette a Monsummano e vi stabilì il proprio quartier generale. In questo lasso di tempo dette ampia discrezionalità ai suoi sottoposti nell’affrontare il problema delle bande partigiane, garantendo al contempo che tutti gli eccessi sarebbero stati coperti. Queste direttive trovarono piena applicazione nella bassa Valdinievole 40 giorni dopo la sua partenza da Monsummano, quando il generale Eduard Crasemann, comandante della ventiseiesima divisione corazzata della Wehrmacht, ordinò al suo reparto esplorante di entrare nel Padule di Fucecchio e annientare chi si trovava all’interno dell’acquitrino e nelle aree circostanti. Si trattò di un’azione volta a “mettere in sicurezza’’ il territorio in vista della ritirata sulla linea degli Appennini. Le violenze si protrassero dalla notte al pomeriggio del 23 agosto. Gli alleati liberarono Monsummano solo 11 giorni dopo. Nel comune di Monsummano persero la vita la vittima più giovane (Maria Malucchi, di 4 mesi) e la più anziana (Maria Faustina Arinci, di 92 anni).

L’edificio che oggi ospita il museo fu costruito nel XVII° secolo sotto gli auspici di Ferdinando I per dare ricovero ai pellegrini che si recavano nel vicino Santuario della Fontenuova. Dal 1855 fu adibito a carcere e negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale vi furono rinchiusi 9 ebrei italiani, poi deportati ad Auschwitz e qui assassinati. Negli anni ’80 la vecchia «Osteria dei Pellegrini» perse la sua funzione di struttura detentiva e, dopo un importante restauro, è divenuta la sede del Museo della Città e del Territorio. Il primo piano è stato aperto al pubblico nel 1998, il secondo nel 2005.

Al piano terra è ospitata la biblioteca comunale di Monsummano; i locali del museo si trovano al primo e al secondo piano. Nel palazzo è custodito anche l’archivio comunale. Nel museo sono presenti percorsi espositivi sulla geologia, la paleontologia, l’archeologia e la storia del territorio, ma anche sul Padule di Fucecchio, i suoi aspetti naturalistici e le tradizioni ad esso legate. Una stanza chiamata «La Sala della Memoria» è dedicata all’eccidio ed è allestita con vari pannelli esplicativi, un’installazione multimediale dal titolo «Lampi nel buio…voci nel silenzio», sagome trasparenti ed un elenco delle vittime.