Il partigiano Silvano Fedi è uno dei protagonisti più famosi della Resistenza pistoiese. Nato il 25 aprile 1920, fin dagli anni del liceo sviluppò ideali antifascisti e di ispirazione anarchica, tanto che nell’autunno del 1939 fu denunciato al Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato e incarcerato per un anno con l’accusa di associazionismo e propaganda antinazionale. Rientrato a Pistoia nel 1940 non abbandonò i suoi ideali antifascisti, ma insieme ad altri ex compagni del liceo iniziò a porre le basi per quelle che sarebbero diventate le formazioni partigiane pistoiesi. È dopo l’8 settembre 1943 che Silvano Fedi organizzò le Squadre Franche Libertarie, diventandone comandante; morì in uno scontro con i tedeschi sulla collina di Montechiaro vicino Vinacciano (Serravalle Pistoiese) il 29/07/1944.

La formazione fu attiva per circa un anno in azioni di recupero armi e vettovagliamenti, sabotaggio, liberazione di prigionieri e anche di guerriglia; fu attiva soprattutto nella piana tra le campagne di Pistoia, Quarrata, Casalguidi, Serravalle Pistoiese e il Montalbano.

Il percorso (percorribile a tratti in auto, a tratti a piedi) parte dalle Ville Sbertoli di Pistoia dove la formazione di Fedi liberò, nel giugno 1944, 59 prigionieri. Si prosegue poi verso l’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia – che nel suo archivio conserva la relazione partigiana delle Squadre Franche e una copia del fascicolo di Silvano Fedi del Casellario Politico Centrale – e il Liceo Forteguerri, dove studiò. Il percorso continua verso Piazza della Resistenza al Monumento ai caduti della Resistenza e alla Fortezza Santa Barbara, allora caserma e armeria della Repubblica Sociale Italiana, che venne assaltata in ben quattro occasioni dai partigiani. Si procede poi verso il Cimitero Comunale di Pistoia alla tomba monumentale inaugurata nell’aprile 2022 dove la salma di Silvano Fedi è stata traslata. Uscendo da Pistoia e proseguendo verso Casalguidi si trova il Giardino della Misericordia alla Vergine, quartiere di Pistoia dove Fedi nacque e visse fino alla sua uccisione. Proseguendo verso Casalguidi in direzione di Vinacciano si trovano il Monumento a Fedi e compagni, dedicato ai caduti della formazione delle Squadre Franche, e distante pochi metri il cippo commemorativo installato nel dopoguerra. È dedicato a Silvano Fedi e Giuseppe Giulietti che in quel luogo morirono il 29 luglio 1944 in combattimento contro i tedeschi. Riscendendo a Casalguidi si prosegue poi per San Baronto, dove si prende via Santa Lucia in località Mungherino sulla strada in direzione Larciano: là si trova Villa Mariani dove Fedi fu nascosto e curato dal tifo addominale che lo colpì nell’aprile 1944. Il percorso si conclude a Lamporecchio che fu liberata il 2 settembre 1944 dalle Squadre Franche Libertarie che in onore del suo comandante caduto fu rinominata “Silvano Fedi”.